Il ritrovamento è avvenuto nella regione italiana della Toscana, nell’ambito di un progetto guidato da archeologi dell’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio. Gli archeologi dell’Università Cattolica di Lovanio (Belgio) hanno scoperto nella villa romana di Aiano, nella regione italiana della Toscana, una cantina le cui capacità, secondo i ricercatori, sono prova della produzione di vino su larga scala nel IV secolo d.C., ha riferito mercoledì l’agenzia di stampa Belga. Gli archeologi hanno scoperto una trentina di grandi giare utilizzate per conservare il vino, oltre a due vasche di decantazione.
La teoria degli archeologi dopo il ritrovamento
Date le dimensioni e la disposizione della cantina, si ritiene che all’epoca ci fossero almeno cinquanta giare disposte in file, una quantità che suggerisce che la villa fosse dedicata alla produzione di vino probabilmente ben oltre il consumo locale o l’uso personale.
Il team, guidato dal professore di archeologia Marco Cavalieri, ha scoperto finora 4.000 metri quadrati del sito, situato a un incrocio tra Siena e Firenze, ma si calcola che ne restino ancora da esplorare tra i 10.000 e i 15.000 metri quadrati.